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03
Ott
2006

GENOVA ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2007 MARGINI VUOL MANDARE LA VINCENZI IN PENSIONE

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 A destra, a sinistra, o da soli? Deve scegliere da che parte andare, il partito dei Pensionati in vista delle prossime elezioni amministrative. E lo farà partendo «dal basso», lasciando scegliere, attraverso una sorta di referendum interno, gli iscritti al partito. Secondo le regole dettate dal segretario nazionale e parlamentare europeo Carlo Fatuzzo, saranno predisposti tre fogli sui quali raccogliere le firme per la scelta di campo: uno per schierarsi con il centrodestra, uno per il centrosinistra e uno per correre da soli.  E siccome siamo in epoca multimediale, il sondaggio è anche on-line, sul sito dei Pensionati.
La caccia alle firme è già cominciata, a darle il via lo stesso onorevole Fatuzzo che ha incontrato i suoi «amici», così definisce i suoi compagni di partito, ieri mattina a Genova, per parlare di programmi ma soprattutto di schieramenti. Il partito dei Pensionati deve prepararsi per quattro appuntamenti tutti liguri: a Genova e la Spezia si voterà, la prossima primavera, sia per il Comune sia per la Provincia.  Quella di ieri mattina è stata una riunione di pensionati, certo, ma anche di liberi professionisti e persone dai capelli appena brizzolati che hanno deciso di guardare avanti, verso la propria pensione.
Tra gli uditori, quasi a sorpresa, Mario Margini, assessore allo Sviluppo del Comune e possibile successore di Giuseppe Pericu alla poltrona di sindaco. Una presenza che ha diviso i pensionati tra chi ha apprezzato la partecipazione e chi l'ha considerato un intervento tutt'altro che disinteressato, che l'assessore cerchi alleanze per mandare, appunto, in pensione l'agguerrita sfidante Marta Vincenzi? «Il partito Pensionati è un partito programmatico e non ideologico - ricorda ai suoi Fatuzzo-, pertanto non è di destra e non è di sinistra, e neppure di centro. Ci alleeremo con chi ci darà più garanzie di rispettare il nostro programma». Delusi dal governo Berlusconi, per il quale corsero nelle politiche del 2001, ancor più delusi oggi dal governo Prodi, del quale sono alleati, molti Pensionati,  adesso, sperano di correre da soli. «I pensionati sono considerati con superficialità da tutti - dice il segretario nazionale -. Parlamentari e senatori che oggi sono seduti su quelle poltrone proprio grazie ai nostri voti. Ma forse se lo sono dimenticati». Hanno un loro peso, Fatuzzo e i suoi, in tempi di pareggio. Alle ultime elezioni politiche il partito Pensionati si presenta in tutte le circoscrizioni, ottenendo 340.279 voti al Senato, pari all'un per cento, e 333.983 voti alla camera, lo 0,  9. «Un peso del quale Prodi non si è accorto - commenta Fatuzzo, genovese di nascita -. Ma Berlusconi sì. Non a caso, mi ha chiamato anche durante una trasmissione televisiva e mi ha chiesto di tornare a correre al suo fianco». L'aneddoto risale all'8 maggio scorso. Durante lo spazio del Partito Pensionati a «Buongiono Lombardia», trasmissione mattutina di Telelombardia, è giunta a sorpresa la telefonata dell'ex premier, che ha domandato a Fatuzzo perchè il partito Pensionati avesse deciso di schierarsi con la sinistra, determinandone la vittoria elettorale. «Berlusconi è stato mal consigliato dai suoi tecnici nella gestione delle pensioni durante il suo mandato - aveva detto in trasmissione l'europarlamentare -. In ogni caso, noi guardiamo al futuro e speriamo che Berlusconi e Forza Italia votino le nostre proposte in Parlamento».
Fatuzzo si riferiva in particolare alla proposta di anticipare di 5 anni la pensione per chi ha un familiare non autosufficiente, proposta che l'Unione ha promesso di approvare entro il 31 dicembre 2006.  Nel caso in cui Prodi e i suoi venissero meno alla promessa, i Pensionati toglieranno definitivamente l'appoggio all'Unione. E sceglieranno a chi affidare, alle prossime elezioni, il loro programma, che si basa sulla tutela di tutti i diritti del pensionato, della terza età e delle fasce più deboli.
«Bisogna muoversi adesso - dice il segretario regionale del partito, Giacomo Bertone -, per arrivare pronti alle elezioni di questa primavera». E alla faccia di chi li accusa di avere solo i capelli grigi in testa,  i Pensionati rispondono con l'informatica. Dal loro sito Internet è possibile scaricare sia il modulo per la raccolta firme, sia il modello per la richiesta di occupazione del suolo pubblico, in modo che ogni pensionato, dalla grande città al piccolo comune, possa organizzare autonomamente il proprio banchetto per raccogliere le adesioni. La mobilitazione è iniziata.

Fonte edizione ligure quotidiano "Il Giornale"
Articolo di Erika Falone.