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27
Ott
2017

Una “note” a Genova: itinerario musicale per le strade del capoluogo ligure

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C’è qualcosa in Genova che ispira i musicisti. Sarà la brezza del Mar Ligure, l’imponenza della Lanterna o il fascino degli antichi caruggi, ma sta di fatto che nel corso degli anni sono tantissimi i compositori e i cantautori che partendo dalla Superba hanno saputo conquistare l’Italia e il mondo. Se vi trovate di passaggio a Genova e siete amanti della buona musica, ecco qualche tappa che farete bene a non farvi sfuggire.

Potete iniziare il vostro giro facendo... colazione. In Piazza di Soziglia, infatti, ha sede la pasticceria Fratelli Klainguti, che esiste dal 1828 ed ebbe l’onore di servire Giuseppe Verdi (il locale espone nientemeno che una sua recensione autografa). A circa trecento metri, invece, si erge il Palazzo Ducale, con la sua trecentesca Torre Grimaldina; proprio qui fu incarcerato il genovese doc Nicolò Paganini, uno dei migliori violinisti di sempre. Paganini esordì musicalmente all’interno del Teatro del Falcone, uno dei primi teatri pubblici costruiti in Italia; altri luoghi frequentati o comunque legati al violinista sono la chiesa convento di San Filippo Neri, il Teatro della Tosse e il Teatro Carlo Felice, ma non perdete l’opportunità di visitare la Sala Paganiniana all’interno di Palazzo Tursi, che espone il violino prediletto dall’artista.

Cambiando genere e secolo, possiamo trattare degli artisti della cosiddetta Scuola Genovese, un movimento culturale risalente agli anni ’60 che fece emergere alcuni dei più grandi cantautori della nostra storia. È il caso ovviamente di Fabrizio De André, la cui vita (insieme a quella di molti colleghi/amici) è oggi raccontata al museo via del Campo 29 rosso. Visitare Genova equivale, di fatto, a scorrere i testi delle sue canzoni: dal quartiere di Sant’Ilario, che ospita la stazione citata in Bocca di Rosa, all’Antica Confetteria Romanengo, presente invece in Parlando del naufragio della London Valour, sono tantissimi i luoghi che i fan si divertiranno a riconoscere. Questo vale anche per gli altri autori della Scuola: la latteria Igea è citata in Quattro amici al bar di Gino Paoli, cresciuto a Pegli, ma anche Sergio Endrigo, Bruno Lauzi e Luigi Tenco non sono stati parchi con i riferimenti e gli omaggi alla città che li vide crescere artisticamente. Cercate tra gli alberghi su Expedia una destinazione prossima al quartiere del vostro idolo e partite per una città che, oltre per il mare, per il pesto e per l’acquario, merita senz’altro di essere ricordata per il suo apporto al mondo della musica!