Bologna contro il Grifo
Il Bologna in ripresa dopo la vittoria contro il Siena di 15 quindici giorni fa con un solo tiro in porta, ha pareggiato 2 a 2 l’ultima di campionato con il Milan grazie ad un “paperone” di Amelia, che i genoani conoscono bene
ed un Diavolo senza corna. Partita nel segno di Rocchi l’arbitro di Firenze che ha scontentato tutti con gialli, rigori e rossi non dati. Il Bologna recrimina per i due rigori uno non dato e l’altro assegnato contro dal fiorentino con il fischietto. La grinta del Bologna e la capacità di chiudere ottimamente gli spazi, hanno fatto perdere il pallino del gioco al Milan che non riuscito a forzare il fortino rossoblu. La cura Pioli al Bologna funziona e nessun tecnico era arrivato fino adesso in questo campionato a mettere in difficoltà Allegri e il Milan vincendo il confronto sul piano tattico , grazie
ad una squadra viva e pimpante di forma fisica e di corsa a centrocampo con Mundigay libero davanti alla difesa, il greco Kone martello con il suo fisico e fiato e Casarini la qualità. La mossa principale che ha rigenerato il Bologna dopo il cambio di panchina di Bisoli con Pioli è stato l’utilizzo di Ramirez, indigesto al primo allenatore, e Diamanti alle spalle dell’unica punta Marco Di Vaio. Con questa operazione e la fantasia di Ramirez e Diamanti, Pioli ha cercato di sopperire alla mancanza d’ inventiva e fantasia della solida mediana felsinea. Ramirez e Diamanti nelle ultime partite hanno fatto la differenza essendo molto mobili e difficili da inquadrare dalle difese avversarie. Per di più il doppio fantasista ha liberato Di Vaio dalla compagnia di Acquafresca sempre avulso dalla gara. Il Bologna gioca in casa e fuori casa con il collaudato 4-3-1-2 che può diventare un 4-4-1-1 con Diamanti che dà più copertura sulle fasce quando occorre , e dopo l’uscita di un trequartista per mantenere il risultato passa con facilità alla difesa a 5 calciatori per mantenere il risultato. ( lino marmorato)
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