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08
Feb
2022

Il mercato del lavoro a Genova? Uno sguardo approfondito

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Non è certo positiva la situazione del mercato del lavoro così come si presenta a Genova: questo, almeno, è ciò che si può dedurre se si dà uno sguardo ai dati Istat relativi al 2020. Già negli anni precedenti il panorama era a tinte fosche, con uno scenario decisamente deficitario se confrontato con quello di altre regioni nel nostro Paese, e il colpo di grazia è arrivato dalla pandemia da coronavirus. Le misure restrittive e il lockdown, insomma, hanno penalizzato un mercato che già da tempo dava segni di evidente sofferenza.

La parola ai numeri

Niente più dei dati può spiegare in maniera efficace come vanno le cose a Genova e dintorni in relazione al mercato del lavoro. Nel terzo trimestre del 2020, per esempio, gli occupati erano – tenendo conto non solo dei dipendenti ma anche dei lavoratori autonomi – 618mila, vale a dire 11mila in meno rispetto allo stesso trimestre del 2019. È vero che il coronavirus e i suoi effetti hanno causato l’interruzione di un gran numero di attività produttive, ma è altrettanto vero che è aumentato il numero di lavoratori nel settore della ristorazione e in quello del commercio. Nel 2019 si parlava di 153mila addetti, che l’anno seguente sono diventati 154mila.

Il panorama del settore industriale

Per quel che riguarda il mercato industriale del lavoro, invece, si può affermare che il terzo trimestre del 2020 abbia tenuto tutto sommato bene, con un aumento di 3mila occupati: erano 77mila nel 2019 e sono diventati 80mila l’anno successivo. Ben diversa, invece, è la situazione per il settore dei servizi, dove i lavoratori sembrano essere stati molto penalizzati da una contrazione evidente: fra il 2019 e il 2020 sono state perse 18mila unità, con un passaggio da 351mila a 333mila.

L’occupazione in Liguria

Il dato che riguarda il tasso di occupazione non ha subìto stravolgimenti importanti: stiamo poco sotto il 62%. Il vero problema sta nel fatto che alcune categorie sono state colpite in maniera più significativa rispetto ad altre dalla carenza di lavoro. Il tasso di disoccupazione è più alto tra le donne che non tra gli uomini. Per l’occupazione femminile, fra il 2019 e il 2020 il calo è stato di quasi il 22%, con oltre 10mila donne in più che hanno perso il lavoro. Non che sul versante maschile si possa esultare, perché si parla comunque di una discesa di oltre 3mila unità, per una flessione di più del 9%.

Il dramma delle attività autonome

Sono le attività autonome quelle che hanno patito i problemi più importanti, con una contrazione del 5% per un totale di quasi 8mila unità. Meno grave la situazione per il mercato del lavoro dipendente, che è stato addirittura in crescita: più di 4mila addetti in più, sempre tenendo come riferimento il confronto tra il 2019 e il 2020. La crescita è stata importante soprattutto per le donne. I contratti a tempo determinato spettano a circa il 50% degli occupati. Solo un quarto delle persone che hanno un lavoro in Liguria può contare su un rapporto a tempo indeterminato, mentre in 1 caso su 5 si parla di contratti flessibili, la metà dei quali è rappresentata da contratti di somministrazione.

Come fare per trovare lavoro a Genova

Il sito annuncilavoro360.com Genova sembra essere, allo stato attuale, la risorsa più preziosa a cui ci si possa affidare per la ricerca di un impiego in città. Si tratta di un portale che permette di conoscere tutti gli annunci pubblicati sul web, riuniti in una sola pagina: così si ha una panoramica generale delle offerte attive nel capoluogo ligure. Al momento, per esempio, si ricercano un addetto all’accettazione autoveicoli per un’officina, anche alla prima esperienza, e un autista con patente C per un’azienda del settore ecologia. Altre posizioni aperte riguardano un aiuto pastaio e un addetto alla logistica che si dovrà occupare di movimentazione e controllo della merce. L’agenzia per il lavoro Men at Work seleziona addetti alle pulizie e alla sanificazione di macchinari edili e nelle gallerie autostradali, ma ci sono opzioni interessanti anche per chi ha un profilo da impiegato amministrativo, da baby sitter, da impiegato generico con esperienza nel back office, da project manger, da commesso o da tecnico manutentore elettronico.