La Liguria è una regione in crisi economica?
La Liguria sta affrontando una situazione di forte crisi a livello economico che non può essere trascurata. A lanciare l’allarme è l’Ufficio Economico Cgil Liguria, che fa riferimento ai dati Istat che sono stati resi noti nei giorni scorsi. I numeri testimoniano che nel corso degli ultimi due anni il prodotto interno loro della Liguria ha avuto un tasso di crescita in volume con il segno meno. Nel 2018 il calo era stato pari allo 0.6%, mentre nel 2019 c’è stata una ulteriore discesa dello 0.1%. Ed è facile immaginare che le cifre per il 2020 non saranno migliori, considerate le conseguenze della pandemia e del lockdown.
La ricerca del lavoro a Genova
Non che manchino le opportunità di lavoro a Genova: per averne conferma è sufficiente recarsi sul sito applavoro.it e cercare le inserzioni pubblicate nella sezione dedicata agli annunci di lavoro a Genova. Basta specificare il ruolo o la posizione relativa alla mansione per cui si è in cerca di un impiego e visualizzare tutte le proposte. Anche le aziende, ovviamente, possono sfruttare applavoro.it, inserendo un annuncio che permetta loro di individuare lavoratori in grado di soddisfare le loro richieste e le loro necessità.
L’ultima regione d’Italia
A livello nazionale non ci sono altre regioni che abbiano fatto registrare un doppio dato negativo. La situazione della Liguria risalta ancora di più se si prende in considerazione il doppio dato positivo della media nazionale e del Nord Ovest. Il pil per abitante in Liguria nel 2019 è stato inferiore di oltre il 12% rispetto a quello del Nord Ovest. In una situazione del genere, il Recovery Plan potrebbe essere ritenuto un’importante opportunità di sviluppo da non sottovalutare. Anche se il governo non ha coinvolto le Regioni a questo proposito, la Liguria ha posto l’accento sulle necessità manifestate dal territorio, nella speranza che le richieste degli enti periferici siano prese in considerazione in vista delle istanze da presentare a Bruxelles.
La risposta di Regione Liguria
Regione Liguria tiene a sottolineare che lo scorso anno in tutta Italia è stata riscontrata una situazione di diffusa stagnazione economica, e a livello regionale il prodotto interno lordo pro capite è aumentato di oltre l’1%, facendo registrare un incremento maggiore non solo alla media nazionale, ma anche a quello di tutte le regioni del Nord. Inoltre, dopo Milano Genova è, tra le città del Nord Ovest, quella con il valore aggiunto pro capite più alto. Per quel che riguarda il lavoro irregolare, in Liguria è del 4.4%, mentre a livello nazionale è pari al 4.9%.
Il crollo del Ponte Morandi
Non si può dimenticare, in questa valutazione, l’effetto innescato dalla caduta del Ponte Morandi: un tragico episodio che ha inciso in maniera significativa sull’economia della regione. A causa del crollo, infatti, la Liguria è stata troncata in due, e il sistema economico regionale, evidentemente condizionato dal corretto funzionamento del porto, ne ha risentito sul piano dell’operatività.
Un tessuto fragile
Anche da parte di Cgil Liguria, però, vengono fatte notare le mancanze della regione: per quanto il Ponte Morandi sia stato ricostruito in tempi estremamente rapidi, permane uno stato di deficit considerevole a livello di infrastrutture. Una pecca di non poco conto per una regione che accoglie il sistema portuale più importante del Paese. La richiesta che viene avanzata alla Regione, pertanto, è quella di avviare un confronto con le diverse parti sociali per ridefinire il modello di welfare e di sviluppo, cercando di arrestare il trend di declino demografico. La soluzione è mettere a disposizione dei giovani nuove condizioni, in modo che non si sentano obbligati a scappare per cercare un lavoro.