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28
Mar
2008

I CONTI 2007 DI BANCA CARIGE IN CRESCITA: UTILE NETTO CONSOLIDATO + 48,6% E BANCA +33,9%

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Convocazione Assemblea ordinaria in prima convocazione per il prossimo 29 aprile e, occorrendo, in seconda convocazione per il 30 aprile Approvazione Relazione sul Governo Societario e verifica dell’indipendenza degli Amministratori Proposta all’Assemblea di deliberare in merito all’acquisto e alla vendita di azioni proprie

Genova,  Il Consiglio di Amministrazione della Banca Carige S.p.A., presieduto da Giovanni Berneschi, ha esaminato ed approvato il progetto di bilancio 2007, illustrato dal Direttore Generale Alfredo Sanguinetto. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato la Relazione sul Governo Societario e verificato la sussistenza dei requisiti di indipendenza degli Amministratori ed ha infine deliberato di sottoporre all’Assemblea convocata per l’approvazione del Bilancio, la proposta di autorizzazione all’acquisto di azioni proprie.

Il bilancio 2007 evidenzia le seguenti risultanze:

il raggiungimento, a livello sia individuale sia consolidato, di risultati reddituali, finanziari e patrimoniali in ulteriore crescita, nel rispetto delle previsioni di piano strategico e di budget. Rispetto all’esercizio precedente, l’utile netto della Capogruppo aumenta del 33,9% (da 156,9 a 210 milioni) e quello consolidato del 48,6% (da 137,9 a 204,8 milioni);

i risultati economici consolidati scaturiscono da una dinamica dell’intermediazione in espansione, sia sul fronte degli impieghi alla clientela (+8,8% su base annua, a 17,5 miliardi), sia con riferimento al risparmio complessivamente raccolto dalla clientela (+5,1% le Attività Finanziarie Intermediate - AFI, a 37,6 miliardi); in termini di prodotti risultano particolarmente positivi gli andamenti dei mutui, del leasing e del credito al consumo (rispettivamente +9,7%, +14,1% e +17,3%) e dei prodotti bancario - assicurativi (+16,2%);

l’espansione dei volumi intermediati ha determinato uno sviluppo sostenuto del margine di interesse (+18,1%, a 658,9 milioni) e la tenuta delle commissioni nette (a 250,2 milioni); nonostante la crisi dei mercati finanziari sopravvenuta nella seconda parte dell’esercizio 2007, il margine di intermediazione è cresciuto del 10,8% (a 968,4 milioni) anche grazie ad una gestione attiva del portafoglio di proprietà;

una struttura dei costi sotto controllo (con costi operativi complessivamente in crescita del 2,4% a 515,3 milioni) ha consentito un ulteriore recupero di efficienza: il cost income ratio (rapporto tra costi operativi e margine di intermediazione) è sceso di ulteriori 4 punti circa, dal 57,6% al 53,2%. Tale risultato è stato ottenuto benché siano stati effettuati importanti investimenti, in particolare in tecnologia, vi sia stato il rinnovo contrattuale per il personale e si sia dato corso all’apertura di 10 nuovi sportelli;

il controllo della rischiosità ha consentito di effettuare minori rettifiche di valore nette per il deterioramento di crediti (-12,9%), determinando comunque un aumento dell’indice di copertura delle sofferenze di circa 4 punti, al 55,6%;
nel corrente mese di marzo si sono concluse due importanti operazioni che pongono le premesse per un ulteriore sviluppo del Gruppo, nel rispetto della tradizionale solidità patrimoniale:

l’acquisizione di 78 sportelli da Intesa Sanpaolo, già integrati nella rete distributiva del Gruppo,
la correlata operazione di aumento di capitale, condotta con successo nonostante il contesto di mercato poco favorevole, grazie alla fiducia che gli azionisti ed i risparmiatori hanno nuovamente riposto nel Gruppo;
considerati questi elementi, cui vanno aggiunti i significativi investimenti in IT previsti dal piano strategico, finalizzati a migliorare l’efficacia commerciale e l’efficienza operativa, si ritiene di poter  affrontare serenamente l’eventuale perdurare, anche nella restante parte dell’anno, di difficili condizioni dei mercati finanziari, consentendo di prevedere un utile netto 2008 in ulteriore crescita e mantenere invariato il target 2010 di utile netto (350 milioni) fissato dal piano strategico;

a livello individuale, la Capogruppo ha conseguito un utile netto di 210 milioni (+33,9%) che consente di sottoporre all’Assemblea ordinaria degli Azionisti - convocata in prima convocazione per il 29 aprile 2008 ed in seconda convocazione per il 30 aprile 2008 - un dividendo più elevato rispetto all’esercizio precedente, pari a 0,080 euro per le azioni ordinarie (0,075 il dividendo pagato nel 2007) e di 0,1 euro per le azioni di risparmio (0,095 il dividendo pagato nel 2007). La data di stacco dividendo proposta è il 5 maggio 2008, con pagamento a partire dall’8 maggio 2008 a favore dei possessori delle azioni ordinarie, comprese quelle rivenienti dall’aumento di capitale, e delle azioni di risparmio;

il monte dividendi, da 107,7 milioni sale a 146,7 milioni (69,8% il pay out ratio e 63,3 milioni la destinazione a riserve), in crescita del 36,2% in conseguenza dell’aumento di capitale e dell’incremento del dividendo unitario riconosciuto agli azionisti per ricambiare la fiducia che questi hanno continuato a manifestare nel Gruppo anche in occasione del recente aumento di capitale, realizzato in un momento di particolare difficoltà del mercato finanziario, consentendo al Gruppo di proseguire nel proprio percorso di crescita.

Dettaglio dei risultati consolidati
Attività di intermediazione
 Il totale delle AFI – raccolta diretta ed indiretta – è pari a 37.621,6 milioni, in aumento del 5,1% rispetto a dicembre 2006. La raccolta diretta si dimensiona in 17.386,2 milioni, in aumento del 6,6% nell’anno; la raccolta indiretta risulta pari a 20.235,4 milioni, in crescita (+3,9%) nei 12 mesi, soprattutto per la marcata crescita del risparmio amministrato (+7,2%).

-  La positiva variazione annua registrata dalla raccolta diretta (+6,6% a 17.386,2 milioni) riflette sia l’incremento dei debiti verso clientela (+2,2%) che dei titoli in circolazione, aumentati del 13,9%. Sulla crescita di questi ultimi, hanno influito particolarmente le emissioni di prestiti nell'ambito del programma EMTN da parte della Capogruppo. La raccolta a breve termine (9.721,2 milioni), la cui quota sul totale è del 55,9%, aumenta su base annua dell’1,7%, mentre la componente a medio/lungo termine evidenzia una crescita del 13,5% a 7.664,9 milioni.
La raccolta indiretta ammonta a 20.235,4 milioni, in crescita annua del 3,9%. Il risparmio gestito si mantiene stabile (+0,9%) a 10.330,8 milioni, mentre il risparmio amministrato aumenta del 7,2%, dimensionandosi in 9.904,7 milioni. La dinamica evidenzia uno spostamento delle preferenze della clientela dai fondi comuni (5.502,5 milioni; -2,2% nell'anno) e dalle gestioni patrimoniali (6.204,7 milioni; -0,4% nei dodici mesi) al risparmio amministrato, e ai prodotti bancario-assicurativi (1.623,6 milioni; +16,2%).

I crediti verso clientela, al lordo delle rettifiche di valore (pari a 460,8 milioni) evidenziano una crescita dell’8,8% nei dodici mesi a 17.478,2 milioni. Gli impieghi a medio-lungo termine (12.430,1 milioni), a cui fa capo una quota del 71,1% del totale (70,1% a dicembre 2006), aumentano del 10,5% nei dodici mesi, mentre gli impieghi a breve termine pari a 4.427,4 milioni, crescono del 5,1%. Le sofferenze, pur in leggero aumento (+3,7% nei dodici mesi) a 620,7, milioni mantengono il proprio peso sul totale dei crediti sui livelli dell’anno precedente (3,6% il rapporto sofferenze / impieghi del 2007 e 3,7% quello del 2006). Si evidenziano le positive evoluzioni dei mutui, che ammontano a 9.207 milioni (oltre la metà dell’intero aggregato), in crescita annua del 9,7%, e dei prestiti personali, che mostrano un incremento del 17,3% raggiungendo i 424,1 milioni; i conti correnti crescono del 25,9% a 2.459,2 milioni. L'operatività in leasing risulta in espansione del 14,1% a 831,8 milioni, mentre quella in factoring registra una diminuzione del 2,5% a 110,5 milioni.

Conto economico
    I significativi risultati raggiunti a livello di grandezze patrimoniali sono stati accompagnati da una crescita della redditività del Gruppo, in presenza di una base di costi sotto controllo: ciò ha permesso il raggiungimento di un cost/income ratio del 53,2%, in diminuzione di oltre 4 punti percentuali rispetto al 2006 (57,6%). Tali risultati sono stati realizzati nonostante siano stati effettuati importanti investimenti, in particolare in tecnologia, vi sia stato il rinnovo contrattuale e si sia dato corso all’apertura di 10 nuovi sportelli;
Il margine d’interesse ammonta a 658,9 milioni, in aumento del 18,1% rispetto al 2006; il risultato è stato determinato sia dalla crescita dei volumi intermediati soprattutto dal lato degli impieghi, sia dall’andamento dei tassi. In dettaglio, gli interessi attivi crescono del 32,3% a 1.249,4 milioni e quelli passivi del 52,8% a 590,5 milioni in relazione all’aumento degli interessi sui titoli in circolazione;

l’andamento delle commissioni nette evidenzia invece un contenuto decremento (-1,2%) a 250,2 milioni. In particolare le commissioni attive (288,6 milioni) risultano sostanzialmente stabili (-0,5%) e le commissioni passive (38,4 milioni) risultano invece in crescita del 4% rispetto al 2006;
la gestione finanziaria, comprensiva dei dividendi incassati (stabili a 24 milioni) segna una flessione del 5,5% (da 62,8 milioni a 59,3 milioni) correlata alla crisi dei mercati finanziari;
in conseguenza di tali risultati, il margine d'intermediazione raggiunge i 968,4 milioni, in crescita del 10,8% rispetto all’anno precedente.

Le rettifiche nette di valore su crediti e altre poste finanziarie risultano pari a 82,4 milioni, registrando una diminuzione del 7,5% su base annua a cui ha contribuito essenzialmente la componente crediti, con una contrazione del 12,9% delle rettifiche. In conseguenza di ciò il rapporto tra le rettifiche nette su crediti ed i crediti verso clientela è sceso allo 0,43%, contro lo 0,54% del 2006; ciò nonostante l’indice di copertura delle sofferenze è aumentato dal 52% al 55,6%

In conseguenza di quanto sopra e di un risultato della gestione assicurativa in miglioramento, il risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa evidenzia una rilevante crescita (+19,3%) ed è pari 875,6 milioni.
I costi operativi ammontano a 515,3 milioni, in lieve crescita (+2,4%) rispetto al 2006. In dettaglio, le spese amministrative ammontano a 541 milioni, in aumento del 4% rispetto al 2006: le spese per il personale mostrano una crescita del 4,5% rispetto al 2006 a 326,6 milioni a seguito dell’incremento del numero di dipendenti e del rinnovo contrattuale; le altre spese amministrative aumentano del 3,2%, a 214,4 milioni in relazione agli oneri connessi all’apertura di nuovi sportelli (10 nel corso del 2007) e agli investimenti, specie di natura tecnologica, connessi all’implementazione di progetti gestionali e di sviluppo.
L'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte si attesta pertanto a 369,6 milioni (+54,5% rispetto ai 239,2 milioni del 2006);

considerando gli accantonamenti per imposte sul reddito, pari a 157,3 milioni (96,2 milioni nel 2006), e l’utile di pertinenza di terzi, pari a 7,5 milioni (5,1 milioni nel 2006), si perviene ad un utile netto di 204,8 milioni, in crescita del 48,6% rispetto ai 137,9 milioni dello scorso esercizio.
Il ROE al netto della rivalutazione della partecipazione in Banca d’Italia è pari al 10,3%.
A fine 2007 il personale del Gruppo è pari a 5.069 unità (5.029 a fine 2006). La rete distributiva è salita da 512 a 522 sportelli bancari e le agenzie assicurative sono 376.


Dettaglio dei risultati della Banca Carige S.p.A.
Attività di intermediazione
    Il totale delle AFI – raccolta diretta ed indiretta – ammonta a 31.574 milioni, in aumento del 5,8% nei 12 mesi. Nel dettaglio:
-   la raccolta diretta ammonta a 14.810,4 milioni, in aumento dell’8,1% nei dodici mesi. Tale crescita è quasi integralmente dovuta a nuove emissioni nell’ambito del programma EMTN. La componente a medio/lungo termine aumenta del 16,4%, con un’incidenza sul totale del 46,9% (43,5% del 2006), e la raccolta a breve termine cresce dell’1,7%. I debiti verso clientela crescono nell'anno dello 0,5%; i titoli in circolazione registrano un incremento del 21,9% ed ammontano a 6.042,2 milioni;

-  la raccolta indiretta ammonta a 16.763,6 milioni, in crescita nell'anno del 3,8%. L’evoluzione dell’aggregato evidenzia l'aumento sia del risparmio gestito, in relazione alla dinamica crescente delle gestioni patrimoniali e dei prodotti assicurativi, sia del risparmio amministrato, soprattutto a seguito della dinamica dei titoli di Stato. Il risparmio gestito è pari a 8.851,3 milioni, in crescita sul valore di fine 2006 (8.686,3 milioni; +1,9%). Nell’ambito del comparto, a fronte di una diminuzione del 2,1% dei fondi comuni, le gestioni patrimoniali aumentano dell’1,9% ed i prodotti bancario-assicurativi aumentano del 17%. Il risparmio amministrato aumenta del 6% rispetto a fine 2006, dimensionandosi a 7.912,2 milioni.

    I crediti verso clientela, al lordo delle rettifiche di valore (388,8 milioni), salgono a 14.421,5 milioni, in aumento del 9,1%, soprattutto in ragione della perdurante dinamica positiva dei mutui. Relativamente alla composizione delle scadenze, gli impieghi a medio lungo termine che rappresentano il 72,7% del totale (10.481 milioni) e gli impieghi a breve termine (3.399,3 milioni) aumentano rispettivamente del 10,3% e del 6,4%. Le sofferenze si attestano a 541,2 milioni, in aumento del 3%; il rapporto sofferenze / impieghi diminuisce dal 4% al 3,8%.

Conto economico
 Il conto economico dell’esercizio evidenzia un utile netto di 210 milioni, in crescita del 33,9% rispetto al risultato del 2006.
Il margine d’interesse aumenta del 16% a 479,5 milioni per effetto del consistente aumento degli impieghi. Gli interessi attivi ammontano a 1.026,7 milioni, in aumento del 33,8% sul valore dell’anno precedente (767,5 milioni), mentre quelli passivi ammontano a 547,2 milioni, anch’essi in aumento (+54,5%);
le commissioni nette ammontano a 197 milioni e risultano pressoché inalterate rispetto al 2006 (-0,2%) grazie al positivo andamento della distribuzione di servizi di terzi (+7,7%) che compensa la contrazione delle commissioni derivanti dalle gestioni patrimoniali (-19,2%);

la gestione finanziaria, comprensiva dei dividendi incassati (57,6 milioni; +29,8% rispetto al 2006)        segna un incremento del 35,8% (da 80,6 milioni a 109,5 milioni);
il margine d'intermediazione raggiunge i 786 milioni, in crescita del 13,7% rispetto allo scorso esercizio;
le rettifiche di valore nette per il deterioramento di crediti e di altre poste finanziarie ammontano a 68,4 milioni, in diminuzione del 20,4% per la significativa riduzione delle rettifiche su crediti (67,4 milioni; -18,6%);
i costi operativi ammontano a 392,1 milioni, in aumento del 6,7% rispetto al 2006. In particolare, le spese per il personale aumentano dell’8,8% a 256,8 milioni per effetto dell’aumento del numero di dipendenti; le altre spese amministrative ammontano a 170,1 milioni segnando una crescita del 3% in relazione all’apertura di 10 sportelli e agli investimenti effettuati per lo sviluppo e la razionalizzazione della rete;
l'utile al lordo delle imposte si attesta pertanto a 329,7 milioni, in crescita del 38,5% rispetto al 2006;
considerando gli accantonamenti per imposte sul reddito, pari a 119,6 milioni (81,1 milioni nel 2006), si ottiene un utile netto di 210 milioni, in crescita del 33,9% rispetto ai 156,9 milioni del 2006.

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Si riportano in allegato i prospetti contabili del Gruppo Carige e di Banca Carige S.p.A. Il bilancio 2007 sarà disponibile a partire dal 31/3/2008 sul sito internet www.gruppocarige.it.
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In relazione a quanto previsto dal Codice di Autodisciplina delle società quotate emanato da Borsa Italiana nel marzo del 2006, nonché di quanto stabilito dal combinato disposto dell’art. 124 bis del D.Lgs. n. 58 del 24/2/1998 e dell’art. 89 bis del Regolamento concernente la disciplina degli Emittenti adottato dalla Consob con delibera n. 11971 del 14/5/1999, il Consiglio di Amministrazione ha altresì deliberato di approvare la Relazione annuale sul Governo Societario, redatta secondo il format sperimentale diffuso da Borsa Italiana nel febbraio 2008, in cui viene fornita un’informativa analitica sullo stato della compliance al Codice di Autodisciplina delle società quotate.
Detta Relazione verrà messa a disposizione del pubblico a partire dal 31/3/2008 presso la Borsa Italiana S.p.A., la sede sociale della Banca Carige S.p.A., nonché sul sito internet www.gruppocarige.it.
Contestualmente il Consiglio di Amministrazione ha provveduto ad accertare il possesso del requisito dell’indipendenza, secondo i criteri contenuti nel Codice di Autodisciplina delle società quotate, in capo agli Amministratori non esecutivi, verificandone la sussistenza relativamente ai seguenti Consiglieri: Sig. Giorgio Binda, Dott. Jean-Jacques Bonnaud, Dott. Luca Bonsignore, Dott. Cesare Castelbarco Albani, Dott. Maurizio Fazzari, Dott. Luigi Gastaldi, Sig. Francesco Taranto.
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Il Consiglio di Amministrazione ha infine deliberato di sottoporre all’Assemblea in sede ordinaria, convocata per il giorno 29 aprile 2008 in prima convocazione e - occorrendo - per il giorno 30 aprile 2008 in seconda convocazione, la proposta di autorizzare il Consiglio di Amministrazione - per la durata di 18 mesi a partire dalla data della deliberazione assembleare - all’acquisto e vendita di azioni proprie sui mercati regolamentati, ai sensi dell’art. 144 bis, comma 1, punti b) e c) del Regolamento Emittenti Consob, fino ad un controvalore massimo pari alla disponibilità della Riserva per acquisto azioni proprie di € 77.000.000,00 e ad un quantitativo massimo globalmente detenibile pari a n. 89.496.545 azioni Banca CARIGE S.p.A. del valore nominale di euro 1,00 (di cui fino a n. 80.732.998 azioni ordinarie e fino a n. 8.763.547 azioni di risparmio convertibili), corrispondenti rispettivamente alla ventesima parte del capitale ordinario e di risparmio al 21 marzo 2008.

L’acquisto potrà avvenire ad un prezzo minimo non inferiore al valore nominale, pari ad €  1,00, ed a un prezzo massimo non superiore alla media dei prezzi ufficiali rilevati sull’MTA negli ultimi dieci giorni di borsa aperta antecedenti il giorno dell’operazione, aumentato del 10%; la vendita potrà avvenire ad un prezzo minimo non inferiore alla media dei prezzi ufficiali rilevati sull’MTA negli ultimi dieci giorni di borsa aperta antecedenti il giorno dell’operazione diminuito del 10%, con l’intesa che il corrispettivo venga ad essere ricomputato nella “riserva per acquisto azioni proprie: quota disponibile”.

Le motivazioni per cui viene richiesta la nuova delega rientrano nelle finalità consentite dalla normativa vigente e, in particolare, la dotazione di uno strumento di flessibilità strategica ed operativa.
In merito alla precedente autorizzazione assembleare in materia di acquisto di azioni proprie, si rappresenta che dalla data della stessa (27 aprile 2007) ad oggi, la Banca non ha effettuato alcuna operatività sulle azioni proprie.