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23
Lug
2018

Prestiti INPDAP: cosa sono e come richiederli

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Esiste un tipo di prestito che risulta essere particolarmente amato dai consumatori, sia per la facilità con cui viene concesso sia per la velocità di erogazione del capitale richiesto. Stiamo parlando dei cosiddetti prestiti INPDAP, anche se sarebbe più corretto definirli prestiti ex INPDAP, visto che l’ente pubblico di riferimento non esiste più dal 2012, ovvero quei finanziamenti dedicati ai dipendenti pubblici o ai pensionati dello Stato.

In effetti l’Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica, nato nel 1994, ente preposto a occuparsi della gestione dei contributi e delle pensioni dei dipendenti statali, è stato soppresso nel 2012, come conseguenza dell’entrata in vigore del Decreto Salva Italia di Monti, e tutte le sue funzioni sono state trasferite all’INPS, Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, o meglio alla sezione dello stesso Ente definita Gestione ex INPDAP.

 

La trasformazione dell’INPDAP non ha, però, fatto diminuire la richiesta di prestiti, linee di credito decisamente vantaggiose e proposte con tassi agevolati, che presentano diverse caratteristiche, a seconda della capacità reddituale del richiedente o della finalità dell’importo erogato. Al di là dell’entità del capitale richiesto e della durata del finanziamento, la formula utilizzata è quella della cessione del quinto, dello stipendio o della pensione che sia, ovvero quella particolare tipologia di prestito personale che viene concessa solo ai dipendenti, perché la busta paga, o il cedolino della pensione, e, quindi, la presenza di un reddito certo, rappresentano la garanzia per l’istituto erogante, garanzia che permette di facilitare notevolmente l’iter burocratico necessario per ottenere la liquidità.

Come il nome evoca, l’importo della rata, però, non può superare il 20% dell’importo incassato mensilmente dal richiedente, percentuale che viene direttamente versata al soggetto creditore direttamente dal datore di lavoro, che nel caso specifico dei prestiti INPDAP è lo Stato stesso.

Da sottolineare che oltre ai prestiti personali può essere richiesto anche il mutuo INPDAP, che consente di ottenere fino a 300.000 Euro a tasso particolarmente agevolato per l’acquisto di un immobile.

 

Semplice anche la richiesta da far pervenire direttamente all’INPS, sul sito del quale è presente anche un simulatore da utilizzare per capire qual è la cifra massima che può essere richiesta e quali sono gli importi mensili dovuti in base alla linea di credito cui si accede. Una volta scelto il tipo di prestito, comunque, è sufficiente inviare la documentazione richiesta direttamente all’Ente o a una delle banche convenzionate, il cui elenco è disponibile online, per vedersi approvato il finanziamento in pochissimo tempo, a volte poche ore, perché l’istituto prescelto non deve fare nessun tipo di ricerca creditizia alle banche dati né accertarsi che il cliente sia affidabile sotto il profilo reddituale, in quanto, come abbiamo già accennato, è lo stesso stipendio che vale come garanzia.

Siamo, in conclusione, di fronte a uno degli strumenti finanziari più interessanti che il mercato propone, anche se, e questo è il suo limite maggiore, non tutti possono averne accesso.