10
Lug
2008
LIGURIA: PER LA RICERCA 107 MILIONI DI EURO IN TRE ANNI

Il programma stanzia 107 milioni di euro destinati a finanziare interventi finalizzati a sviluppare le risorse umane e l’offerta di ricerca (55 milioni), potenziare la domanda delle imprese e delle istituzioni (36 milioni), sviluppare e rafforzare la governance, ovvero promuovere la costituzione di reti e consorzi tra imprese, enti di ricerca pubblici e privati e Università (16 milioni).
“Si tratta del primo programma regionale per la ricerca e l’innovazione pensato per la Liguria – ha detto Massimiliano Costa - e rappresenta un punto di partenza importante per creare un sistema che migliori la competitività del capitale umano e del tessuto produttivo della nostra regione”. In questo senso, “il programma funzionerà – ha aggiunto Costa - da ‘bussola’ per indicare il nord alle tante imprese ed enti di ricerca che operano, con buon successo, in Liguria”.
Soddisfatto anche l’assessore Guccinelli che spiega: “Questo programma sarà un importante strumento per permettere alle imprese liguri di accedere a quei processi di innovazione e sviluppo che sono fondamentali per competere sui mercati nazionali ed internazionali”.
Sulla base di quanto previsto dalla legge regionale in materia di ricerca e innovazione, il Programma affida al centro regionale per la ricerca e l’innovazione il compito di garantire l’attuazione dei progetti e monitorarne lo svolgimento, elaborare proposte e progetti e creare quella regia regionale che dovrà portare tutti i soggetti del settore a dialogare e fare gioco di squadra.
Tra gli strumenti operativi previsti dal programma: l’istituzione di un fondo di rotazione per finanziare progetti innovativi realizzate da piccole e medie imprese (spin-off); la creazione di piattaforme tecnologiche organizzate sulla base di ‘argomenti’ di ricerca (dall’ambiente alla protezione civile, dall’energia alle biotecnologie, passando per sicurezza, logistica e settore marino e navale); l’attivazione di percorsi di alta formazione (master, dottorati di ricerca, corsi di formazione e stage post lauream) e corsi organizzati in Scuole di Specializzazione ed enti riconosciuti.
Dopo l’approvazione della giunta, il “programma triennale di sviluppo e sostegno all’Università, alla ricerca, all’innovazione e al trasferimento tecnologico” passerà all’esame del Consiglio regionale.
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