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05
Ago
2006

EVA ORLOWSKY NUDA NEI BOSCHI PER SALVARE BAMBI

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Un asino, tre gatti, sei cani, una mucca, un toro. Galline a volontà, in compagnia di un gruppo di oche tra cui spicca Eugenio, il prediletto.  E poi il bambi, un capriolo adottato quasi due anni fa dopo che era stato ritrovato ferito in un bosco: lui se ne sta nel suo ampio recinto che mai come in   questo periodo ha rappresentato per la bestiola un rifugio sicuro. La formazione messa in campo, anzi in cortile,ma è già un segnale. Storce invece il naso Eva: «Innanzitutto si deve parlare di cinquecentonovantanove animali, perché io farò richiesta di adottare una femmina da affiancare al mio bambi. Sono contenta, comunque, dell'interessamento del ministro, ma perché è arrivato così tardi? Se devo applaudire qualcuno, applaudo tutta la gente che ha protestato di persona o con messaggi e telefonate, non il ministro che ha fatto semplicemente il proprio dovere».
Tante sono le incognite: «Chi garantisce,  a me come a tutti gli altri che hanno a cuore gli animali, che effettivamente tutti i capi saranno risparmiati, che verranno trasportati in luoghi sicuri, in buone condizioni? So che cento bambi saranno trasferiti in Calabria: bene, mi prenoto già il posto. Voglio esserci anch'io ad accompagnarli, e farò buona guardia, ve l'assicuro».
L'ex stella dell'erotismo, in casi come questo, mette da parte provocazione e simpatia, le sue caratteristiche peculiari: troppo seria, per un'animalista doc come lei,  la faccenda dei caprioli per scherzarci troppo su: «Mi piange il cuore di rabbia, credetemi, quando penso che ad uccidere gli animali, nella sciagurata ipotesi in cui si arrivi a questo, saranno i cacciatori, con loro gran divertimento. Dicono anche che dovranno ammazzare solo esemplari maschi adulti: lo faranno davvero? Distingueranno un maschio da una femmina?».
Insomma, l'eventualità che si arrivi comunque alla cosiddetta «mattanza dei caprioli» non è affatto da escludere, e gli animalisti non restano con le mani in mano.È risaputo che i militanti ecologisti sono disposti a sparpagliarsi nei boschi, il giorno dell'apertura della caccia straordinaria, per fare da scudi umani e impedire che le doppiette inizino a cantare. Ci sarà anche Eva, ma un po' più scoperta degli altri. «Diciamo pure nuda. Io ci vado nuda. Spero che non si debba arrivare a questi punti, ma in tal caso mi spoglierò e andrò nei boschi a distrarre i cacciatori».
Ecco che Eva ritrova la propria verve da provocatrice, che ha intenzione di sfoderare anche in manifestazioni di piazza in favore dei seicento caprioli più celebri - loro malgrado - d'Italia.  C'è l'idea, confida, di organizzare una grande manifestazione ad Acqui Terme, con la partecipazione dei sindaci, compreso quello della città termale, che si sono opposti al cruento abbattimento. Nell'occasione, si sussurra, dovrebbe farsi vedere anche il primo alfiere della protesta, Vittorio Sgarbi. Sarà un'occasione per riabbracciarlo, «ma finché non lo vedo arrivare non ci credo. Non c'è mai certezza, con Vittorio». Chissà, magari Eva insegnerà al neo assessore alla Cultura del comune di Milano come si mantiene un capriolo:  così Sgarbi potrà dare il buon esempio, e almeno un altro esemplare sarà salvo.

(fonte edizione ligure "Il Giornale"/Paolo Bertuccio)