Quando era arrivato a Genova nell'aprile del 2002 per assumere la prestigiosa carica di Procuratore Generale, il dottor Domenico Porcelli aveva lasciato la famiglia a Catanzaro. Avrebbe dovuto rimanere a Genova solo due anni, la legge imponeva la pensione al compimento dei 72 anni. Poi il Governo- Berlusconi per gli nalti magistratin ha alzato il limite a 75 anni, come aveva fatto la Chiesa per i cardinali. Quindi il dottor Porcelli, classe di ferro 1932, avrebbe potuto continuare a lavorare sino al 2007. Ma sentiva la nostalgia della famiglia (ha tre figli e tanti nipotini). Non gli conveniva nemmeno dal punto di vista finanziario avendo maturato ben 56 anni di onorato servizio in magistratura. CosÏ dopo aver lavorato un anno in pi˘ del previsto, ha salutato tutti e se n'Ë tornato in Calabria. Ma a farlo optare per la pensione Ë stato soprattutto un altro motivo, come ha spiegato al compaesano Vincenzo Curia, cronista giudiziario (a vita) mdi Repubblica: "Oggi Ë difficile continuare ad amministrare la Giustizia nella quale ho sempre creduto". Dette da un Procuratore Generale, sono parole che devono fare riflettere. Se non crede pi˘ nella Giustizia chi l'ha amministrata per 56 anni, come puÚ crederci un semplice cittadino.