LA STORICA RIVISTA "SIPARIO" A RISCHIO CHIUSURA PER LA MANOVRA TREMONTI
La storica rivista di teatro e spettacolo “Sipario”, memoria e punto di riferimento del teatro italiano ed europeo da oltre 65 anni, è a rischio chiusura a causa dei tagli alla cultura previsti dall’ultima manovra finanziaria. Numerosi organismi di promozione e produzione, riconosciuti dal Ministero Beni e Attività Culturali, sono stati soppressi, come è accaduto per l'Ente Teatrale Italiano.
Da anni insignito dal Ministero stesso dell'ambito riconoscimento di "Rivista di elevato valore culturale", “Sipario” accede da tempo ad un contributo simbolico ma fondamentale per la sua sopravvivenza; se questo contributo venisse soppresso, come è facile che accada, si condannerebbe la gloriosa rivista a cadere nell'oblio,come è accaduto per altre testate quali "Dramma", "Scenario", "Teatro Illustrato”.
Con la chiusura di “Sipario” si annullerebbe un contributo fondamentale all’opera di divulgazione e promozione del teatro e della drammaturgia italiana e internazionale: perderebbero un’importante cassa di risonanza le opere di grandi autori quali Jean Paul Sartre, Edward Albee, Jean Anouilh, Edoardo Sanguineti, Dario Bellezza, Ugo Betti, Bertolt Brecht, Albert Camus, Michail Bolgakov, Achille Campanile, Dino Buzzati, Eduardo De Filippo, Diego Fabbri, Dacia Maraini, Luigi Pirandello, Italo Svevo, Raffaele Viviani, Tennessee Williams, Thornton Wilder (per citarne alcuni), che attraverso le pagine della rivista sono stati conosciuti e letti.
La direzione di “Sipario“, che dal 1984 è rappresentata da Mario Mattia Giorgetti, insieme alla redazione tutta, fanno appello a tutte le forze culturali e ai propri lettori affinché si uniscano alla vigorosa richiesta che rivolgono agli uffici competenti del Ministero di salvaguardare l'attività di questo mensile, storica memoria e attuale vetrina del teatro italiano e internazionale, nonché unica finestra per gli stranieri che sono interessati al nostro teatro.
LA STORIA DI “SIPARIO”
Fondata nel 1946 da Ivo Chiesa e da Gian Maria Guglielmino, dall’anno successivo la rivista venne pubblicata a Milano in seguito a un accordo raggiunto con l’editore Valentino Bompiani. Sin dalle origini Sipario ha seguito una linea editoriale che intendeva raggiungere un duplice scopo: informare e invitare alla riflessione sui vari aspetti e necessità del mondo dello spettacolo, nell’ampio arco delle sue manifestazioni, dalla prosa alla lirica, dal balletto al cinema, dalla musica alla scenografia. Attraverso la sua lettura si può agevolmente ricostruire la storia del teatro dal dopoguerra a oggi, sia di quello italiano sia di quello europeo e di altri continenti.
Con gli anni, ferma restando la direzione assunta da Bompiani, sono cambiati i responsabili redazionali, costante rimaneva invece la linea editoriale. Quando, in seguito ai movimenti studenteschi iniziati alla fine degli anni Sessanta, nella società italiana cominciarono a manifestarsi dei cambiamenti, non da tutti accolti con simpatia, la rivista non trascurò di riferirli. Risale a quegli anni la decisione di Valentino Bompiani di rinunciare alla pubblicazione della rivista per il verificarsi di mutamenti anche nella sua Casa Editrice. Dal 1971, e per circa quattro anni, Sipario venne pubblicato a Roma, diretto da Tullio Kezich. Dal 1980 è ritornata a essere pubblicata a Milano, e dal maggio 1984 è stata acquistata dall’Editrice C.A.M.A. di Mario Mattia Giorgetti che ha dato alla rivista un apporto sia di linea di tendenza sia di collaborazione giornalistica. La simpatia e la fiducia dei lettori si è rinnovata, come dimostra la crescente tiratura e l’aumento del numero degli abbonati.
In occasione del quarantesimo anniversario della sua fondazione (1986) Sipario ha cominciato a pubblicare a puntate la sua “storia” (gli ultimi dieci anni di storia vengono pubblicati a partire dal numero di maggio ‘96) che, successivamente, apparirà in volume.
Con la nuova direzione si è accentuata quella che era la linea editoriale della rivista, che si propone con uno sguardo a trecentosessanta gradi sul mondo dello spettacolo, comprendente teatro, danza, lirica, musica, cinema e rassegne, ai quali la rivista dedica ogni anno altrettanti speciali, comprendenti notizie ma soprattutto articoli di analisi e documentazione delle tendenze del settore.
Particolare attenzione è dedicata alla drammaturgia contemporanea, italiana e straniera, sempre privilegiata nelle scelte editoriali e critiche. Ai testi di autori esordienti o poco noti al pubblico, Sipario dedica infatti uno spazio mensile, pubblicando uno o più testi, promuovendo anche la diffusione e la traduzione di testi stranieri.
Col suo costante impegno nei confronti delle tendenze contemporanee del teatro Sipario intende offrirsi come spazio della discussione e della proposizione, più che della semplice cronaca legata all’attualità, dedicando le proprie energie alla promozione del teatro d’arte e di qualità, d’autore, d’attore e di regia.