TEATRO . IN SCENA ALLA CORTE SALONICCO 43ª LA STORIA DI GUELFO ZAMBONI
GENOVA. Massimo Wertmuller è il protagonista - giovedì 18 giugno (ore 20.30) sul palcoscenico del Teatro della Corte - dello spettacolo Salonicco 43 – Storia del console italiano che salvò 500 ebrei dai lager nazisti che riporta in primo piano la figura di Guelfo Zamboni, console italiano nella città greca ai tempi delle leggi razziali antisemite. Scritto da Gianpaolo Cavarai e Antonio Ferrari, insieme con il regista Ferdinando Cerini, Salonicco 43 si avvale dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana ed è interpretato anche da Carla Ferraro: voce e curatela musicale di Evelina Meghnagi, chitarre Domenico Ascione, percussioni Arnaldo Vacca.
Lo spettacolo viene presentato a ingresso libero.
Salonicco 43 è una rappresentazione teatrale che nasce dai documenti storici raccolti da Daniel Carpi sulla benemerita opera di Zamboni, che, pur lavorando per il governo fascista, accolse con viva preoccupazione le leggi razziali, le quali a Salonicco vietavano agli ebrei anche di fare la spesa o di uscire dopo il tramonto, tanto che lentamente in lui l’uomo prese il sopravvento sul funzionario, e nel corso del suo mandato diplomatico aiutò più di cinquecento persone a scampare alla deportazione nei campi di concentramento. Per questa sua attività, a Guelfo Zamboni fu conferito da parte dello Stato di Israele il titolo di "Giusto fra le Nazioni" e gli fu dato un posto nello Yad Vashem di Gerusalemme.
Come ha scritto la critica che ha visto Salonicco 43 alla Biennale di Venezia 2008, «lo spettacolo restituisce la drammaticità di quegli eventi storici, la rabbia, il dolore e il rancore di quei giorni tragici», trovando nell’interpretazione dei due protagonisti (Carla Ferrero interpreta una donna ebrea che torna a Salonicco dopo la guerra), ma anche nel raffinato accompagnamento musicale curato da Evelina Meghnagi, la via per «scavare in profondità in ogni più recesso psicologico, creando nello spettatore un turbato coinvolgimento».
Lo spettacolo, della durata di circa un’ora, viene proposto al Teatro della Corte giovedì 18 giugno, ore 20.30, a ingresso libero.
(paolo fizzarotti )