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29
Lug
2021

Come assemblare una sigaretta elettronica personalizzata

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La scelta della box, dell'atomizzatore e i vari modelli disponibili sul mercato

Quando si inizia a svapare, di solito, lo si fa con una sigaretta elettronica di semplice fattura, come una pod mod o un kit AIO (all in one), ma dopo poco tempo è perfettamente normale sentire il desiderio di passare ad un modello di caratura superiore.

In tal senso, una volta compresi i propri gusti in merito ai liquidi ed al tipo di svapo preferito (guancia o polmone), è possibile assemblare un dispositivo personalizzato con box mod e atomizzatore scelti ad hoc in base alle proprie esigenze.

Sul mercato esistono tantissimi kit pre-assemblati che funzionano molto bene, ma qualora si volesse comporre una combo su misura, sarà necessario scegliere singolarmente le varie componenti.

Ecco quali sono i principali modelli disponibili negli shop e come abbinarli con successo.

Tipi di box per sigaretta elettronica.

Molto spesso la figura della box mod è sottovalutata durante l'acquisto di una sigaretta elettronica, ma in realtà parliamo di una componente che influenza notevolmente la qualità delle svapate.

A seconda delle modalità di utilizzo disponibili, della potenza impostabile e della validità del circuito, infatti, l'esperienza di svapo di uno stesso e-liquid potrebbe risultare molto diversa.

Ecco quali sono le principali tipologie di mod tra cui poter scegliere oggi:

  • Box con batteria integrata: modello che si ricarica in maniera diretta tramite apposito cavetto USB.
  • Box con batteria estraibile: possono montare batterie differenti, dalle 21700 alle 18350, che sono ricaricabili e sostituibili. È consigliabile di utilizzare un caricatore esterno per la ricarica delle pile, come ad esempio il Nitecore caricabatterie.

Tra queste, troviamo poi le seguenti sotto-categorie:

  • Box mod circuitata: tutti quegli esemplari dotati di un circuito di regolazione della potenza.
  • Box meccanica: modelli a scarica diretta e senza protezioni; erogano in base alla resistenza installata.

Il pregio delle box con batteria estraibile è quello di poter sostituire la pila in caso di logoramento o cali di prestazione (normali dopo un tot. di cicli di carica) e di scegliere quella con le caratteristiche che più interessano (durata e scarica). Le box con batteria integrata, dal loro canto, sono probabilmente di più facile gestione, poiché possono essere ricaricate in maniera diretta senza problemi.

Per quanto riguarda i dispositivi meccanici, c'è da dire che si tratta di device adatti esclusivamente ai vaper con esperienza e che conoscono a fondo il funzionamento della sigaretta elettronica e le leggi di Ohm. Per i neofiti e tutti coloro che vogliono godere di più modalità di svapo sono, invece, nettamente meglio le box con circuito.

Una volta fatta questa prima selezione, si potrà procedere alla seconda scrematura, selezionando una tra le seguenti tipologie di box:

  • Big Battery classica: modelli in cui l'atomizzatore va montato in cima alla box, solitamente a forma di parallelepipedo.
  • BF (Bottom Feeder): box che ospitano al loro interno il serbatoio per il liquido, da utilizzare con appositi atomizzatori BF (con pin forato).
  • Side by side: box costruite in modo tale da ospitare l'atom di fronte alla batteria (e non sopra). Garantiscono una combo di dimensioni molto compatte e, soprattutto, dall'altezza contenuta.
  • Dual Battery: box mod concepite per lo svapo in cloud chasing ad alti wattaggi, offrono una grande spinta ed una lunga durata della carica (come ad esempio le box DNA).
  • Tubo: può essere sia meccanico che circuitato, è una mod di forma cilindrica che ben si sposa con la forma degli atomizzatori.

Insomma, ce n'è per tutti i gusti, ma per scegliere quella più adatta alle proprie necessità è importante sapere che tipo di atom ci si vuole montare sopra, sia a livello di dimensioni che di prestazioni. Per lo svapo di guancia andranno bene modelli con potenze contenute, mentre per quello polmonare sarà necessario puntare su quelli più prestanti.

Vediamo ora quali atom sono disponibili sul mercato.

Tipi di atomizzatori.

Esistono tantissime tipologie di atomizzatori per sigaretta elettronica, talvolta utilizzabili su mod di diverso tipo ed altre su specifici modelli di box.

Vediamo prima le categorie principali:

  • Atom a testine: funzionano con resistenze pre-fatte, a forma di cilindro metallico.
  • Pod: cartuccia usa e getta che ospita al suo interno una resistenza integrata, va sostituita per intero quando la coil esaurisce la sua funzionalità.
  • Atom rigenerabili (RBA): modelli in cui la resistenza viene creata a mano dal vaper con apposito filo resistivo (il Kanthal la lega metallica più comune) e cotone organico da vape.

In generale gli atom a testine (head coil) e quelli rigenerabili possono essere usati su qualsiasi box mod circuitata, mentre le pod sono diverse per ogni dispositivo, per cui risultano compatibili esclusivamente con il proprio device.

Gli atomizzatori rigenerabili si suddividono a loro volta in altre sotto-categorie:

  • BF: utilizzabili esclusivamente su box mod Bottom Feeder.
  • Dripper (RDA): modelli privi di serbatoio, il liquido viene "drippato" direttamente sul cotone.
  • Tank (RTA): dotati di serbatoio integrato.
  • RDTA: atom che recano il serbatoio al di sotto della coil, che pesca il liquido tramite ropes di metallo o tubicini.
  • Genesis: tipologia retrò tornata in auge in tempi recenti, sono degli RDTA che pescano il liquido tramite un rotolino di rete metallica a maglie fittissime, chiamata mesh.

In tutte le categorie esistono sia modelli per svapo di guancia che da polmone, per cui si potrà scegliere senza problemi in base ai propri gusti.

Le pod e gli atom a testine sono i più adatti a chi ha iniziato a svapare da poco e per tutti quei vaper che preferiscono avere dei dispositivi di più facile ed immediato utilizzo. I rigenerabili, invece, sono modelli pensati per gli svapatori più navigati, che amano dedicare del tempo alla sigaretta elettronica al pari del bricolage o altri hobby simili.

Come abbinare al meglio una box all'atomizzatore.

Una volta che si è scelto il tipo di atom desiderato, gli aspetti a cui badare per abbinarlo nel modo migliore ad una box mod sono essenzialmente due:

  • Diametro
  • Tipologia

Va da sé che un atomizzatore da 24 mm di sezione starà male su una mod con tazza da 22 mm, ma nella maggior parte dei casi si tratta comunque di un dettaglio prettamente estetico (in altri non ci sta proprio).

Importante, invece, il tipo di svapo per cui sono stati pensati i due elementi, soprattutto per quanto riguarda le mod. Una box che eroga al massimo 60 W non sarà adeguata ad un atomizzatore sub-Ohm da cloud chasing, così come una dual battery dalle grandi dimensioni potrebbe essere eccessiva per uno svapo di guancia su atom da 18 mm.

Lo stesso vale nel caso in cui si scelga prima la box e poi l'atom da abbinarvi: bisogna badare a dimensioni e prestazioni e far sì che congruiscano tra loro, così da assemblare un dispositivo efficiente e godere della miglior esperienza di svapo possibile.

Per tutto ciò che esula dal lato pratico, sarà ovviamente il gusto estetico e la fantasia del vaper a generare un abbinamento ben riuscito, la cui bellezza sarà sempre frutto della soggettività.