GLI ARMATORI INCONTRANO LE BANCHE
Si è tenuta oggi a Roma, presso la sede di Confitarma, una riunione tra armatori e rappresentanti delle più importanti realtà bancarie italiane. Già alla fine del 2007, quando ancora la crisi economico-finanziaria non si era ancora manifestata, Confitarma aveva proposto l’apertura di un tavolo di confronto permanente con i principali gruppi bancari italiani impegnati nelle operazioni di finanziamento a favore dello shipping, da estendere anche alle banche straniere.
Da questa prima riunione del tavolo armatori-banche è emersa l’importanza di accrescere il reciproco scambio di informazioni e conoscenza. In particolare, da parte armatoriale è necessario comunicare meglio come il settore, strutturalmente ciclico e volatile nei valori degli asset, sia ben radicato su consistenti basi industriali proiettate verso il futuro, a differenza di altre realtà imprenditoriali.
Inoltre, è stato sottolineato come, in questo delicato momento, sia importante che il mondo bancario, quale partner del business armatoriale, mantenga gli impegni assunti attraverso una interpretazione elastica dei covenant contrattuali.
In considerazione del fatto che la vita utile economica di una nave copre un arco temporale di 25-30 anni, si rende opportuno poi rivedere i criteri di valutazione delle navi, improntandoli meno al rigido e statico riferimento del mercato e più ad elementi reddituali prospettici.
Infine, è stata rilevata la necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento di capitali delle imprese per alleggerire gli impegni delle banche, mediante il ricorso a nuovi strumenti di capital market.
“Noi armatori – ha concluso Nicola Coccia, Presidente di Confitarma – siamo comunque impegnati a completare il piano di investimenti in corso”