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12
Nov
2007

TRIMESTRALE DEL GRUPPO CARIGE:+30% L'UTILE NETTO CONSOLIDATO (A 161,4 MILIONI) E +34% L'UTILE NETTO

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 A livello consolidato, i primi nove mesi del 2007 chiudono con un utile netto di 161,4 milioni, in crescita del 30% sullo stesso periodo del 2006.E’ continuata nei dodici mesi l’espansione dei volumi intermediati (6,6%, a 54,1 miliardi), sia dal lato della raccolta (+5,2% il risparmio complessivamente raccolto dalla clientela o AFI, a 37,2 miliardi), sia dal lato degli impieghi (+9,9%, a 16,9 miliardi). A tale crescita contribuisce in particolare la componente a medio lungo termine (+14,2%), legata all’espansione del credito al consumo (27,1%) e dei mutui (14,9%); in merito alle problematiche che negli ultimi mesi hanno interessato tale comparto, il Gruppo conferma la buona qualità del proprio portafoglio ed anzi si sta adoperando affinché le famiglie siano in grado di fronteggiare l’impatto dell’aumento dei tassi e quindi siano in grado di rispettare i piani di rimborso.    
    La gestione attenta del portafoglio titoli e derivati, caratterizzato da un profilo di rischio prudente, ha fatto sì che il conto economico abbia risentito in misura marginale delle recenti turbolenze dei mercati finanziari.
La crescita delle quantità intermediate e l’andamento dei tassi di mercato determinano nei dodici mesi un’espansione del 17,7% del margine di interesse (479,5 milioni) e uno sviluppo del 4% dei ricavi da servizi (a 229,4 milioni). Il margine di intermediazione registra pertanto una crescita del 12,9% (a 708,9 milioni) mentre i costi operativi diminuiscono del 2,5% (a 364,9 milioni), in conseguenza di minori spese del personale, minori accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri e maggiori proventi di gestione.

Alla base dei risparmi di costi sul personale (-3,7%) vi è il ricalcolo attuariale del trattamento di fine rapporto in applicazione della Legge Finanziaria 2007 che ha anticipato al 1/1/2007 la riforma della previdenza complementare, mentre l’aumento delle altre spese amministrative (9,8%) è legato all’apertura di 14 sportelli e agli investimenti, prevalentemente di natura tecnologica, finalizzati alla prosecuzione dei progetti di sviluppo e razionalizzazione del Gruppo.
Il livello del cost income ratio – rapporto tra costi operativi e margine di intermediazione – scende al 51,2%, dal 58,4% del terzo trimestre 2006.

La dinamica dei nove mesi e le previsioni per la restante parte dell’anno, con i benefici derivanti dai progetti strategici di sviluppo commerciale (potenziamento commerciale fuori Liguria, affinamento del modello commerciale, integrazione delle reti di vendita bancaria e assicurativa, ecc.) e di controllo dei costi e del rischio, fanno prevedere un utile netto annuo in crescita rispetto al 2006 ed in linea con quanto previsto nel Budget e nel Piano Strategico.