GUARDIA COSTIERA: CONCLUSA L'OPERAZIONE "PESCE DOC"
Si è conclusa l’operazione “pesce DOC”, complessa attività di polizia giudiziaria iniziata lo scorso 28 ottobre e condotta in tutta Italia, anche nell’entroterra, dagli uomini e donne della Guardia costiera.No alle frodi alimentari sul pescato: questo è stato il senso dei controlli mirati essenzialmente a bloccare l’importazione e la commercializzazione di prodotti ittici sprovvisti di documentazione sulla loro provenienza o commercializzati per prodotti tipici del mediterraneo quando di altra origine o come freschi mentre in realtà congelati.
Sotto il coordinamento del Centro Nazionale Controllo Pesca del Comando Generale, i nuclei ispettivi della Guardia Costiera presenti su tutto il territorio, hanno verificato il rispetto delle normative nazionali ed europee in materia di cattura, produzione, commercializzazione e consumo dei prodotti della pesca.
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha commentato con queste parole l’operazione “pesce DOC”.
“Voglio ringraziare la Guardia Costiera per i successi riportati in questi giorni, dimostrazione che il nostro sistema di controlli funziona anche sul fronte pesca e mercato ittico. Dobbiamo tenere alta la soglia di attenzione, perché la nostra politica della tolleranza zero sta dando i risultati sperati e i consumatori vogliono avere la certezza di acquistare pesce sicuro e di qualità. Continueremo su questa strada, per sanare ogni situazione sviluppatasi fuori dall’alveo della legalità, per garantire il lavoro degli operatori onesti e la massima sicurezza alimentare ai cittadini”.
“Un giro di vite contro le frodi e a tutela dei consumatori” dichiara l’Ammiraglio Raimondo Pollastrini, Comandante Generale del Corpo “necessario per interrompere commerci poco leciti, vere e proprie truffe nei confronti di chi cerca nei prodotti ittici acquistati qualità e caratteristiche garantite. Proprio per questo la massima attenzione è stata posta verso il pescato importato dal mercato asiatico particolarmente soggetto a sofisticazioni.”
Con l’operazione “pesce DOC” è stata controllata l’intera filiera della pesca : pescherecci, punti di sbarco, grossisti, mercati ittici, punti vendita nei supermercati, pescherie e ristoranti e, per quest’ultima categoria, maggiore attenzione è stata posta verso i ristoranti etnici.
Nei cinque giorni in cui 2000 tra Ufficiali, Sottufficiali e marinai sono stati impegnati nell’operazione, 8488 i controlli effettuati. Particolare attenzione è stata posta verso i siti di commercializzazione con 954 controlli tra mercati ittici, grossisti e supermercati a cui vanno aggiunti 1259 ristoranti . In totale sono stati 2172 i verbali elevati con sanzioni per circa 1 milione di euro . Sequestrate 21 tonnellate di pescato di cui 6 in cattivo stato di conservazione o comunque inadatto al consumo.
Questi i risultati sui controlli a Genova e nell’entroterra:
65 controlli complessivi (eseguiti in punti di sbarco, mercati ittici, esercizi commerciali della grande distribuzione e al dettaglio, punti di vendita pescato, ambulanti, su strada e nei ristoranti);
08 violazioni accertate in materia di etichettatura e sulla tracciabilità dei prodotti ittici;
sono state comminate 9330 euro di sanzioni amministrative;
32 i militari coinvolti delle Capitanerie di Porto di Genova in collaborazione con il personale di Arenzano e Camogli.
I Nuclei Ispettivi Pesca di Genova ha altresì verificato il mercato ittico e alcuni centri commerciali di vendita di specie ittiche di Milano.
A livello regionale: 630 i controlli sulla filiera e ristorazione, 33 violazioni accertate in materia di frode in commercio e segnalate alle Autorità Giudiziarie. Sono state comminate 44.798 euro di sanzioni. 130 i militari convolti delle Capitanerie di Porto di La Spezia, Savona, Imperia, Sanremo, Alassio, e S.M.Ligure. I Nuclei Liguri hanno eseguito controlli inoltre presso i centri di Torino, Parma, e nella provincia di Cuneo.