JARNO TRULLI ALLA FNAC DI MONACO: SONO FIDUCIOSO PER LA GARA
Grande successo alla FNAC di monaco questa mattina per il consueto appuntamento con Jarno Trulli che ha dapprima risposto alle domande dei numerosi giornalisti presenti e poi si è messo a disposizione dei tifosi per una prolungata sessione di dediche e autografi.
Il campione abruzzese, vincitore a Monaco nel 2004, ha fatto il punto sulla giornata di prove di ieri: “Sono molto soddisfatto, avevo delle buone sensazioni, la macchina andava bene e penso che ci siano tutte le premesse per riuscire a stare subito dietro i primi”. Trulli ha inoltre sottolineato che “Monaco è una gara particolare, occorre prestare un'attenzione incredibile, ci vuole affidabilità, precisione e fortuna: qui commettere errori è facilissimo e i muri sono vicinissimi alla pista".
D - “Jarno, che rapporto hai con la fortuna”?
R – “Io sono fortunatissimo, perché corro in Formula Uno e faccio la cosa che ho sempre sognato di fare, ho una bella famiglia e sono felice. Certo, poi ci sono le gare come l'ultima, che la macchina non parte...quella può sembrare sfortuna ma bisogna sempre essere ottimisti e guardare al futuro con serenità”.
D – “Come va la macchina”?
R – “Stiamo lavorando a fondo, ma a volte non riusciamo a dare tutte le risposte, a volte neanche gli ingegneri ci riescono...”.
D – “Che gara sarà domenica”?
R – “E' molto difficile fare delle previsioni, Monaco fa storia a sé, spero di avere la possibilità di potermela giocare sin dalle prove di domani e di riuscire a competere con i migliori, su questo circuito basta niente per uscire...”.
D – “Jarno, senti il calore del pubblico durante la gara”?
R – “Qui a Monaco, durante la gara, non ti puoi distrarre, vedi solo asfalto, muretti e guard-rail...alla fine sì, è bellissimo, scendi dalla macchina e vedi tutta questa gente venuta qui per applaudirti, con un calore incredibile. Io ho avuto la fortuna di vincere qui nel 2004, la gente mi vuole bene, ho un ottimo rapporto con le persone di Monaco perché qui ho vissuto per anni e mi sento come a casa”.