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17
Set
2015

Infertilità, inseminazione artificiale e problemi di coppia: quali le dinamiche e le soluzioni?

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infertilita-problemi-inseminazioneNon raramente succede che i problemi di infertilità all'interno della coppia possono creare dei conflitti o più in generale delle problematiche emotive. Nei casi peggiori si avranno addirittura difficoltà a tenere saldo il rapporto e a garantire una longevità nel tempo.
Questo è dovuto al fatto che uno degli scopi fondamentali per cui le coppie si creano e i partner si scelgono, è strettamente legato al fatto di voler avere dei figli. Questo fattore diventa ancora più rilevante per le donne che, sovente più degli uomini, vedono nella maternità un importante traguardo e scopo per la loro vita e per questo motivo si adoperano per raggiungere questo importante obiettivo.

Le dinamiche che si possono innescare all'interno della coppia quando si scoprono problemi di fertilità possono essere molteplici, ma tutte verosimilmente gireranno attorno a fattori emotivi che prevedono stati di tensione, ansia, frustrazione e nei casi peggiori anche di recriminazioni dovute al fatto che uno dei partner ha comunicato il problema troppo tardi, quando magari ne era a conoscenza in tempi ben precedenti. Altre reazioni possono essere legate a complessi di inferiorità, sensi di colpa e cose di questo tipo che si vanno a ripercuotere inesorabilmente sull'armonia della coppia.

Avere un figlio viene vissuto nella maggior parte dei casi come un evento che serve a completare la coppia, per questo motivo quando si mette in discussione questa possibilità, le fondamenta della relazione possono vacillare seriamente. A questo punto, con la calma e con l'intelligenza, si cercheranno delle soluzioni alternative che solitamente sono rappresentate dalla scelta di adottare un bambino oppure di cercare di risolvere il problema del infertilità tramite il supporto all'assistenza medica, con dei percorsi terapeutici e risolutivi quali possono essere l'inseminazione artificiale o in generale la procreazione medicalmente assistita.

Perché è così importante l'inseminazione artificiale al giorno d’oggi?

L'inseminazione artificiale rappresenta una possibilità molto importante ai giorni nostri nei quali i problemi di infertilità sono cresciuti, mentre dall'altro lato sia una tendenza continua a ritardare il periodo di maternità rispetto a quello delle generazioni precedenti: non è così inusuale, soprattutto nel Nord Italia, avere il primo figlio dopo i trent'anni ed è abbastanza risaputo che più si ritarda la gravidanza, e meno saranno le possibilità di avere bambini.

In particolare viene stimato che l'età dei 35 anni rappresenta una sorta di “linea di demarcazione” da questo punto di vista, soprattutto per quanto riguarda la fertilità delle donne. Ma in realtà lo stesso discorso vale più o meno o in una certa misura anche per quanto riguarda gli uomini.

L'inseminazione artificiale (e tutte le tecniche di fecondazione assistita) vanno ad aiutare proprio questa tipologia di casi e tramite il supporto medico e attrezzature specialistiche dei centri medici specializzati in inseminazione artificiale, si riescono ad ottenere dei risultati sorprendenti e delle percentuali di successo davvero importanti. È per questo motivo che i centri di inseminazione artificiale e fecondazione assistita in Italia sono tendenzialmente in espansione, in quanto la richiesta è in crescita, come trend. Fortunatamente l'Italia conta un buon numero di questi centri per l’inseminazione artificiale, coprendo buona parte del territorio nazionale con una qualità di supporto molto elevata, tra le prime in Europa.

In linea di massima non ci sono molti svantaggi o controindicazioni nel sottoporsi alle tecniche di fecondazione e inseminazione artificiale, però possiamo constatare che qualche svantaggio potrebbe verificarsi, se così lo vogliamo chiamare, e li andiamo ad elencare di seguito.

Esistono dei rischi nell’inseminazione artificiale?

L'inseminazione artificiale, da un punto di vista più strettamente tecnico, è quel procedimento medico per cui ovociti e spermatozoi s'incontrano con tecniche artificiali. Sono tanti i motivi per cui una coppia può non avere l'opportunità naturale di avere figli e quindi aver bisogno di ricorrere all'inseminazione artificiale, lo sappiamo ed il dibattito sulla questione è continuamente sotto gli occhi di tutti. Quello che non conosciamo approfonditamente è il lato oscuro di questa pratica medica, ovvero i rischi dell'inseminazione artificiale. Si tratta di procedure chirurgiche pertanto non immuni a problemi e complicazioni.
In primis dobbiamo parlare dei farmaci: le donne che si sottopongono alla FIVET (tecnica di inseminazione artificiale) sono particolarmente a rischio di effetti collaterali causati dai farmaci che devono assumere (ormoni) che possono dar luogo ad eritemi, bruciori, reazioni allergiche ed iperstimolazione ovarica ovvero la maturazione di un numero eccessivo di follicoli che portano le ovaie a sovraccaricarsi con tutta una serie di danni e complicazioni per gli altri organi. I casi più gravi si registrano dopo l'iniezione di Hcg. A lungo andare si sono anche riscontrati casi di tumore alle ovaie, al seno ed all'utero.

Le gravidanze multiple sono uno dei rischi più frequenti dell'inseminazione artificiale, correlato all'età ed alla tipologia di trattamento. Una gravidanza gemellare non è un grosso rischio, ma una gravidanza plurigemellare potrebbe esserlo.

Le gravidanze ectopiche, o extrauterine, cioè gravidanze in cui l'embrione si impianta al di fuori dell'utero e in particolare in una tuba. Può comportare complicazioni molto pericolose: valori bassi, perdite di sangue, dolori e la maggior parte termina in un aborto spontaneo o chirurgico per evitare serie complicazioni.
Esistono anche delle complicazioni chirurgiche: il prelievo degli ovociti per via transvaginale può comportare lesioni alla vescica, all'intestino, a vasi sanguigni e infezioni di vario grado. Sono eventi rari ma che possono accadere. Si possono verificare anche: dolori, perdite di sangue, febbre ed ipotensione per questo sono consigliate 48 ore di riposo dopo l'intervento.

E se l’inseminazione artificiale non basta?

Nei casi in cui non si riesce ad avere il proprio bambino ricorrendo alla fecondazione assistita, c'è sempre la soluzione dell'adozione che, per quanto in Italia spesso conduca ad una trafila burocratica non indifferente, ne vale sicuramente la pena in quanto l'adozione di un bambino riesce comunque a soddisfare l'esigenza di maternità di una madre e in molti casi a ristabilire l'equilibrio all'interno della coppia che si era andato deteriorando nel momento in cui si era scoperto il problema di infertilità.

A volte potrebbe essere necessario anche del supporto psicologico, ma il miglior supporto che si può ricevere sarà sempre quello di trovare una soluzione al problema per concretizzare il proprio progetto di coppia e riuscire a crescere dei bambini sani e felici.