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09
Mag
2011

ECONOMIA CANAGLIA ED ECONOMIE SOLIDALI

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Nuovo modello di sviluppo ed economie solidali. Di questo si parlerà a Genova mercoledì 11 maggio alle ore 21.00 all'Auditorium di Palazzo Rosso, in via Garibaldi 18, nel corso di "Economia canaglia e resistenze solidali: dall'economia dell'inganno all'economia solidale per battere l'illegalità", un incontro pubblico che vede tra i relatori di spicco l'economista Loretta Napoleoni, autrice di numerosi testi tra cui Economia canaglia (Il Saggiatore, 2008); Tonio dall'Olio, Responsabile settore internazionale di Libera; Massimo Acanfora, giornalista di Altreconomia; con l'introduzione dell'Assessore alla Cultura del Comune di Genova Andrea Ranieri e la partecipazione come moderatrice di Deborah Lucchetti, presidente di Fair.



L’economia e i mercati sembrano perseguire finalità del tutto estranee al bene comune. La cosiddetta “economia canaglia” prospera su una fitta rete internazionale di relazioni che vedono una sempre maggiore contiguità fra economia e illegalità, che quasi si sovrappongono in un sistema pervasivo e potente.

I consumatori pubblici e privati rischiano di alimentare, inconsapevoli, un gioco d’azzardo i cui effetti rischiano di compromettere la sostenibilità sociale, ecologica ed economica delle comunità. Fino a quando non emerge la massa critica di consumatori e produttori responsabili che attuano strategie di resistenza e ricostruzione quotidiana: in altre parole che costruiscono nuove economie solidali e partecipate.

“Come testimoniano le recenti rivolte dei paesi del Mediterraneo dove la gente è scesa in piazza per rivendicare il pane e il lavoro – spiega Deborah Lucchetti, presidente dell'organizzazione equosolidale Fair – non è più possibile affidare al mercato globale il compito di garantire l’accesso ai beni comuni e ai diritti per tutti. Per questo anche a Genova e in Liguria – conclude Lucchetti – si sta consolidando l'arcipelago delle economie solidali fatto di consumatori e produttori consapevoli, che sempre più intendono porre le basi per nuovi rapporti sociali sul territorio a tutela dello sviluppo locale e dell’ambiente.”