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11
Lug
2022

Il Genoa di Wander: "Prima il club, poi la città". Un piano a lungo termine, ma che punta subito alla A

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Josh Wander e gli altri membri di 777 Partners, probabilmente, la risalita del loro Genoa l'avevano sognata in maniera diversa. Il numero uno dell'impresa statunitense, che poco più di un anno fa ha rilevato l'intero pacchetto azionario della società rossoblu dall'ex patron Enrico Preziosi, continua a mostrare piani ambiziosi per il Grifone. Con vista, però, sul lungo termine, come aveva già lasciato intuire a novembre scorso, in occasione della presentazione di Alberto Zangrillo come neo presidente genoano, quando aveva affermato che come primo obiettivo della società ci sarebbe stato quello di ristabilire un ordine. Un investimento che sin dal principio puntava anche su Genova, "città bellissima e ricchissima di storia", ma partito innanzitutto dal risanamento del club, perché solo grazie ai ricavi si sarebbero potuto formare "basi ben più solide per ripartire". Le priorità di Wander e 777 Partners sono sempre state chiare: "Prima il club, poi la città". La stagione 2021-2022 del Genoa è stata però segnata non solo dal cambio di proprietà, ma anche dall'amara quanto inaspettata retrocessione in B, esattamente 15 anni dopo l'ultima presenza del club nella serie cadetta.

Fonte: Unplash

Da Sheva e un inizio "con il piede sbagliato" alla garanzia del duo Blessin-Spors

Un incubo concretizzatosi materialmente lo scorso 15 maggio, con la sconfitta per 3-0 subita alla penultima giornata in casa del Napoli, frutto di un'annata sfortunata (vedasi il rigore sbagliato da Criscito sul finire del derby del 30 aprile perso per 1-0 contro la Samp) anche se non priva di rimpianti. In questo senso Wander, già al termine dello scorso campionato, aveva voluto assumersi le proprie responsabilità su alcune scelte, in primis quella di affidare la panchina dopo la gestione Ballardini a un allenatore meno esperto come Shevchenko ("Forse non era il tecnico adatto per il Genoa"), quindi sull'attesa, forse troppa, per l'innesto del general manager Spors: "La nostra avventura è iniziata con il piede sbagliato. Abbiamo cercato di recuperare il terreno perso, ma ormai non c'era più tempo. Se avessimo avuto subito sia Spors che Blessin, le cose sarebbero andate in maniera diversa".

Fonte: Unplash

Tante rivali per il ritorno in A, ma il Genoa non può nascondersi

Stavolta il tempo c'è, e Wander, così come tutti i tifosi del Genoa, non vede l'ora di lasciarsi la B alle spalle. Anche allibratori ed esperti di scommesse sulla Serie B sembrano avere pochi dubbi: il Genoa inizia la stagione con l'etichetta di favorita, ma si troverà davanti avversari con altrettanta voglia di tornare subito nella massima serie. Basti pensare al Cagliari e al Venezia, anch'essi retrocessi dalla A, al Parma, al Benevento e allo stesso Palermo, promosso dalla C e destinato a sognare in grande dopo il passaggio al City Group, il fondo con a capo lo sceicco Mansour e già proprietario di importanti club su cui spicca il Manchester City. "Per il Genoa il prossimo sarà senz'altro un grande anno - dichiarava a maggio Wander -. La squadra rafforzata dagli acquisti estivi si conoscerà meglio e giocherà insieme con più continuità. La nostra aspettativa è quella di tornare subito in Serie A".

Fonte: Unplash

Nuovi acquisti e boom di abbonamenti: anche i tifosi vanno di fretta

Si riparte dunque dagli addii di Criscito, trasferitosi in Canada alla corte del Toronto FC insieme all'ex capitano del Napoli Insigne, di Destro, passato all'Empoli, e di Cambiaso, tra le poche note positive della passata stagione e premiato con il grande salto alla Juventus. Tra i volti nuovi, per il momento, ci sono quelli di Coda, capocannoniere nelle ultime due stagioni di B con il Lecce, del centrocampista austriaco Ilsanker, prelevato dall'Eintracht, e del portiere spagnolo Josep Martinez, cresciuto nelle giovanili del Barça e in arrivo dal Lipsia. Sebbene per Wander il Genoa sia "un progetto a lungo termine: non per 1, 2 né per 3 anni, ma per 30 o 40 anni", il mercato testimonia l'obiettivo di "restare in B per una sola stagione" e dare vita a un progetto che possa essere di successo non solo nella serie cadetta,  ma anche (e soprattutto) in A. I tifosi del Grifone, che hanno superato già quota 9.000 abbonamenti nella fase prelazioni, non aspettano altro. La palla, adesso, passa alla squadra.